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La Tua Voce Può Cambiarti la Vita! Metodo FourVoiceColors.

  • Immagine del redattore: L'EducAttore.
    L'EducAttore.
  • 14 ott 2020
  • Tempo di lettura: 6 min

Il Metodo FourVoiceColors

Non sono un fan dei metodi. Assolutamente. Li trovo un pacchetto preconfezionato che le persone usano e trasmettono senza concentrarsi sulla consapevolezza dello strumento; si lasciano all'efficacia dell’azione o della tecnica senza indagarla. Ricette in molti casi usate per vendere e guadagnare.

Ecco non sono esattamente uno a cui piace tanto usare ste cose, anche se può risultare piuttosto comodo.

Tuttavia non sono uno nemmeno a cui piace guardare la realtà solo in banco e nero: la realtà è complessa ed è doveroso studiarne le sfumature. Possiamo studiare una metodologia si, ma per prenderne e ricavarne degli strumenti.

Il Metodo.



Il metodo FourVoiceColors è un metodo vocale che ha come obbiettivo quello di migliorare la comunicazione tra le persone. Ideato e studiato da Ciro Imparato, il metodo si fonda su 6 principi:

  1. Quando parliamo non usiamo una sola voce ma 6 differenti voci, delle quali non siamo consapevoli.

  2. Le 6 voci trasmettono emozioni (4 positive e 2 negative) a loro volta identificabili attraverso l’associazione di colori.

  3. Ad ogni voce corrisponde un emozione, ad ogni emozione un colore ed ad ogni colore un particolare stile di comunicazione.

  4. Ognuno di noi è caratterizzato da uno stile di comunicazione prevalente che tenderà ad utilizzare in ogni circostanza, limitando così le sue potenzialità comunicative (per esempio, chi ha come stile prevalente la simpatia avrà facilità a conoscere persone nuove ma difficoltà ad entrare nel profondo)

  5. L’uso sbagliato di questa voce provoca il daltonismo vocale che si verifica quando la nostra voce trasmette un emozione mentre le parole ne esprimono un’altra.

  6. Il daltonismo vocale è causa di moltissimi problemi e incomprensioni.


Usare la voce coerente con il contenuto che vogliamo esprimere produce credibilità e fiducia, e se si trasmette anche la passione per quel che si dice allora produrrà empatia ed amicizia.


Secondo lo studioso, il 70% del tempo le persone parlano generando emozioni respingenti, che le allontanano dal successo. Nello specifico, la voce che si utilizza maggiormente è quella grigia, la peggiore in assoluta, quella dell’apatia e della noia, che ricopre il 40% della nostra giornata, mentre la voce nera, quella del nervosismo, viene usata per il 30%. Secondo il codice di comunicazione dello studioso, le altre quattro emozioni che generiamo ogni giorno sono simpatia (8%), fiducia (5%), autorevolezza (10%) e passione (7%). Il metodo FourVoiceColors si impone di ribaltare queste percentuali.


Basandosi sullo studio di Richardson Davidson, neuroscienziato dell’università del Wisconsin, che rivela che più agiamo in funzione del nostro benessere, più riusciamo a cambiare il nostro modo di pensare e le nostre abitudini, il Metodo di Imparato afferma che se ci si abitua ad un colore di voce più bello e più calmo, saremo più portati ad arrabbiarci sempre meno, favorendo la nostra salute.


Le 6 Voci.

Ogni voce è il risultato della combinazione tra i 5 parametri della voce: Volume, Tempo, Tono, Rimo e Sorriso; ciascun colore ha un suo specifico utilizzo dei vari indicatori sopracitati. (Qui puoi trovare cosa siano i 5 parametri della voce)

Le 4 voci che generano emozioni positive sono:



  • La Voce Gialla: genera simpatia attraverso il sorriso (sincero ovviamente). Come si forma: Il volume medio alto da poter essere udibile da una distanza di circa 10 metri dovrà essere associato ad un sorriso costante, mentre il tono dovrà alternativamente essere alto nelle fasi più concitate e basso nelle fasi più discorsive. Il tempo sarà veloce per generare quello status di energia e divertimento caratteristico delle persone simpatiche. Le pause infine non dovranno essere troppo lunghe per risultare coinvolti in ciò che si sta dicendo. L’effetto: Produce l’effetto di simpatia, dimostra la nostra attenzione verso gli altri, scalda tutto coloro che abbiamo intorno. Va usata in abbinamento a parole che determinano simpatia e non empatia: non è adatta per frasi che entrino troppo nell’intimità dell’interlocutore. Situazioni in cui va usata: Deve essere relativa ad un momento di approccio e simpatia: non appena entriamo in una relazione più intima la voce dovrà diventare verde.

  • La voce verde: genera empatia, comprensione, vera disponibilità alla negoziazione.

Come si forma: Il volume medio-basso, che indicherà la nostra volontà di dialogare con l’altro accettandone tutte le condizioni, sarà accompagnato da un tono basso, indice della nostra tranquillità d’animo. Il tempo sarà dunque lento, e le pause saranno esitanti: la nostra voce sarà come trascinata, come se non sapessimo cosa vogliamo dire, come se stessimo cercando le parole; proprio come fa una persona sincera. Leggero sorriso.


L’effetto: Pace e rilassamento, rallentamento del battito cardiaco. Situazioni in cui va usata: Può essere usata in tutte le situazioni: con i genitori, il coniuge, figli, gli amici, i colleghi, i superiori. Svolgerò un importante ruolo laddove si intende raggiungere un accordo. Tuttavia dopo qualche minuto, questa eccessiva calma dovrà trasformarsi in qualcosa di più dinamico: la voce blu.

  • La voce blu: Importante per fare capire gli elementi di verità e affidabilità.

Come si forma: Un leggero sorriso che contribuirà ad accrescere il nostro carisma dovrà essere accompagnato da un volume medio alto per suscitare sicurezza. Il tono basso e conclusivo, unito a pause secche e sospensive, porterà l’ascoltatore a pensare che le cose che stiamo dicendo siano scolpite nella roccia: dirette, sicure, affidabili e incontrovertibili. Il tempo medio e lento sarà necessario per farci capire e a scandire con maggior precisione gli elementi che vogliamo che le persone ricordino maggiormente. L’Effetto: La voce blu ci permette di farci ascoltare e di trascinare ascoltatori. Deve essere però usata con cautela: la grande sicurezza ci rende attaccabili e dovrà essere usata dopo aver generato un clima di empatia. Situazioni in cui va usata: Situazioni nelle quali vogliamo affermare la nostra superiorità, autorevolezza o sicurezza. Non deve essere usata nelle situazioni dove non abbiamo generato un sentimento di simpatia e poi di empatia.

  • La Voce Rossa: Esprime emotività e calore umano fino a toccare contenuti di entusiasmo. Come si forma: In tutti i casi la voce rossa è caratterizzata dalla mancanza di

controllo: il volume dunque sarà alto perché siamo trascinati dagli argomenti, ridiamo mentre stiamo parlando e ci lasciamo coinvolgere. L’entusiasmo ci porta ad avere un tempo veloce: non è controllabile; il ritmo sarà incalzante essendo presi dall’emotività.

L’Effetto: Grande senso di coinvolgimento.

Situazioni in cui va usata: Essendo la voce rossa un fatto essenzialmente fisico va attuata solo nel caso in cui il nostro coinvolgimento fisico sia elevato. Non possiamo tentare di essere entusiasti, lo dobbiamo essere.

L’autore consiglia di utilizzare una precisa sequenzialità di colori per riuscire a rendere la

nostra comunicazione efficace e per raggiungere i nostri obbiettivi: Voce gialla per entrare in relazione, Voce verde per generare fiducia, voce blu nel caso dovessimo sostenere una nostra tesi e infine voce rossa per conquistare il nostro ascoltatore. La voce rossa in realtà può essere generata da qualsiasi altra voce così da inserirsi in qualunque momento dopo l uso della voce gialla.

Esistono altre due voci in grado di generare però distacco, sfiducia e relazioni disfunzionali.

Le 2 voci che generano emozioni negative sono:

  • La voce grigia: Esprime Apatia. Come si forma: Assenza di dinamismo, volume stabile, stesso tono, tempo lento, ritmo lineare: Noia, distacco, 0 entusiasmo.

  • La voce nera: Esprime rabbia e aggressività. Come si forma: volume alto o altissimo, il tono è medio alto ma può anche essere basso; nel primo caso si comunica violenza, nel secondo disprezzo. Il tempo è sempre veloce e rallenta nel caso di una voce sprezzante. Le pause sono annullate dal flusso di negatività.

Conclusione


Il metodo four voice color può essere interessante se, dopo un buon training e una consapevolezza delle varie voci, lo si personalizza, lo si rende proprio. La nostra voce è uno strumento potentissimo in grado di poterci aiutare in infinite occasioni, ma prima di addomesticarla è necessario scoprirla giocando liberamente: cantando, ripetendo frasi dai film, leggendo ad alta voce, ascoltando le voci di chi ci appassionando, divertendoci a registrare la nostra voce. Prima scopriamo il diapason delle nostre possibilità, poi scopriamo nuovi modi di educarlo in specifiche direzioni e infine tentiamo di trovare i nostri unici modi di rendere la nostra comunicazione efficace nelle diverse situazioni.

Il rischio di ogni metodo è quello di renderlo assoluto, di prenderlo come un dogma. Facendo questo ci si scontra con la sua più grande limitazione: ognuno di noi è diverso, vive in contesti diversi, costruisce relazioni differenti, possiede necessità uniche, ed è in costante evoluzione. Come può un metodo rispettare ogni singolo aspetto?


Fonte: "La tua voce può cambiarti la vita" di Ciro Imparato.

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