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I Vocalizzi: come metterci in contatto con i nostri risuonatori e le nostre energie emotive.

  • Immagine del redattore: L'EducAttore.
    L'EducAttore.
  • 14 ago 2020
  • Tempo di lettura: 4 min


Un vocalizzo è sostanzialmente un canto su una vocale. E’ un esercizio molto utile sia per un cantante, sia per un attore e tra poco vedremo anche perchè per un educatore. Infatti consentono di prendere coscienza dei vari suoni emessi, delle vibrazioni che questi producono sul nostro corpo, della linearità della nostra voce; abituano il nostro corpo a respirare in un certo modo e a ricercare la nostra vera voce.


Quattro vocali ci permettono di individuare i quattro risuonatori sopracitati perché proiettano in modo spontaneo il suono nelle varie camere d’ossa:


A: Utile a produrre una nota media (Risuonatore di Petto).


E: Utile a produrre un suono chiaro (Risuonatore di Zigomi).


I: Utile a produrre un suono acuto ( Risuonatore di Testa).


O: Utile a produrre un suono basso (Risuonatore di Pancia).


La “U” invece ha un utilità differente rispetto alle precedenti vocali. Essa mette in comunicazione tutti i risuonatori precedenti.



Ogni risuonatore è in diretto contatto con le nostre emozioni. Infatti la frequenza sonora emessa facendo risuonare una specifica camera d'ossa e il volume vocale raggiunto richiama al nostro sistema nervoso particolari status emotivi. Per rubare un esempio dalla vita quotidiana, l'allarme di un negozio caratterizzato da un volume molto alto e da una frequenza sonora elevata ci metterà, almeno per qualche secondo, in una condizione di panico. Lavorando con la voce, saper riprodurre un vocalizzo di pancia potente significa richiamare a se emozioni forti come rabbia e ira, mentre un vocalizzo di petto serenità e pace. Per un attore questo diventa estremamente utile per potenziare e richiamare l'emozione trovata nell'elaborazione del suo testo, mentre può essere molto interessante in ambito educativo per poter sviluppare laboratori vocali che permettano al singolo una gestione emotiva sana e naturale.


Come produrre un corretto vocalizzo:

I vocalizzi ci mettono in diretta connessione anche con il nostro apparato fonatorio, che ci rivela immediatamente se abbiamo tensioni, incertezze o paure. Cantare su una vocale non è cosi semplice, non è solo una questione di movimento ma anche di atteggiamento e di postura, e lo stesso vale quando si parla in teatro: saper portare la voce è questione di sicurezza, “dignità” e serenità nello stare.


Quando si produce un vocalizzo occorre: 


  • Assumere la Posizione della Dignità: piedi alla stessa larghezza delle spalle, ginocchia leggermente piegate, retroversione del bacino (Addominali leggermente contratti), spalle rilassate, testa leggermente abbassata, come se ci fosse un filo che ci sta tirando dal cocuzzolo. 


  • Bocca rilassata, leggermente aperta. 


  • Pollice sullo sterno, aprire la mano.


  • Inspirare (con il naso) gonfiando prima dove appoggia il pollice, poi dove posa il resto della mano.  Gonfiare la pancia il più possibile, il respiro deve essere profondo. 


  • Emettere un suono con una vocale a propria scelta (consiglio di partire dalla “A”) mantenendo gli addominali leggermente contratti. 


  • Si deve notare un naturale ritiramento della pancia.




Per un suono pulito e fluido non ci devono essere tensioni fisiche o emotive. Infatti il diaframma si “blocca” quando c’è un emozione di paura, di stress o di nervoso perchè si somatizzano a livello fisico bloccando la respirazione. Il diaframma così, nonostante il respiro profondo, non riesce a portare porzioni di aria costante alle corde vocali provocando sia un restringimento della faringe che piccoli traumi alle corde vocali stesse. Per questo motivo prima di cominciare un riscaldamento vocale è necessario e consigliabile un buon riscaldamento fisico che possa scioglierci da eventuali tensioni.


Sciogliere le tensioni:

Le tensioni che impediscono alla nostra voce di liberarsi possono essere di varia natura e possono concentrarsi in diversi punti del nostro corpo: nella laringe (laringe chiusa), negli addominali, nel collo e cosi via. Come già detto prima il riscaldamento fisico è fondamentale per aiutarle a scioglierle, ma talvolta non basta. Allenare il proprio corpo a usare respirazioni differenti ha il vantaggio di riuscire poi a portare l’aria in parti diverse del corpo sciogliendo così la tensione circoscritta. Esistono tensioni determinate dal pensiero, quindi dal tentativo di controllare il suono ascoltandolo, altre da un soffocamento stesso del suono dovuto ad un canale occluso o non aperto. Se si è mangiato pesante, il corpo sarà impegnato nell’attività di digestione, quindi ci sarà uno sforzo maggiore nel contrarre gli addominali. Se c’è freddo le corde vocali si asciugheranno prima, dunque si avrà la sensazione di raschiare la gola. Anche aver compiuto degli esercizi di dizione prima di un allenamento vocale può chiudere la colonna d’aria, specie se ci si è allenati sulle consonanti. Tensioni dovute allo stress della giornata, tensioni dovute ad un blocco fisico. I fattori che possono impedire alla voce di uscire sono davvero molti, ed ognuno ne ha di specifici. Occorre dunque analizzare caso per caso, mettersi in ascolto delle capacità vocali di ciascuno e sviluppare un percorso affinché il singolo possa sfruttare al massimo le proprie abilità.


Il Nervo Vago: Durante un esercizio di vocalizzo è utile tener presente l’utilità del Nervo Vago. Il nervo vago è un nervo che parte dal tronco encefalitico e che raggiunge l’addome, dilungandosi poi fino al volto. Stimolando il nervo vago (attraverso un sorriso) è possibile rilassare il corpo.


Il Lavoro Mimesico: Anche il Lavoro Mimesico ricopre una funzione fondamentale. Il lavoro mimesico è un qualsiasi movimento che il mio corpo crea nel momento in cui agisce al fine di raggiungere uno scopo. Il corpo attribuisce un significato al gesto e si comporta di conseguenza. Il lavoro mimesico si azione anche quando si è sul palcoscenico, o comunque davanti ad una prova importante. La differenza la fa la posta in gioco, cosa si ha da perdere. Il corpo reagisce e si sveglia.

 
 
 

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